giovedì 24 luglio 2025

La Complicità

La complicità, il complice si macchia nello stesso modo la coscienza di chi compie materialmente il delitto. Coloro che eseguono un crimine, un Genocidio sono in tanti ma non sono mai quanto quelli che non lo vogliono. Una corte internazionale deve decidere se si può definire Genocidio o meno, nel frattempo dietro queste fronde si consumano vigliaccherie di egocentrici puristi della lingua. Un'accademia della crusca putrida intenta a deformare divani e poltrone. Ma di cosa stiamo parlando? Ma un governo scellerato come il nostro e come quello europeo perché devono ancora dettare regole forsennate senza un briciolo di senno e umanità. Non riconosco più assolutamente il 7 ottobre, non ritengo che sia degno di essere ricordato se non come scusa e occasione sfruttata per avviare il processo implacabile di un Genocidio annunciato. Tutta la gente che ha dimostrato, come me, compassione per le vittime di quel 7 ottobre, adesso sono esterrefatte e cercano di trovare tutte le possibili azioni per fermare il genocidio dei palestinesi. Siamo dalla parte giusta della storia, perché abbiamo empatia per il prossimo. Siamo cristiani, laici, atei, francescani, puri e liberi.

Dall'altro versante non hanno saputo dimostrarla mai neanche i governanti la passione, negando un segno di rispetto, per i bimbi e tutte le vittime di Gaza, alzandosi in piedi. Tutti seguendo la linea della lucifera bionda. Il mio sfogo è per dimostrare che non posso rispettare un 7 ottobre strumentalizzato per giustificare un genocidio. Che tutte le vittime della scelleratezza degli uomini riposino in pace. Quelli della Palestina devono avere più pace perché il credito di pace che hanno nei confronti di Israele è incalcolabile. Grazie a tutto il mondo pro-Palestina.


lunedì 21 luglio 2025

Perchè la parola Genocidio fa così paura?

Intervento del 19 Luglio 2025 Perché la parola gncd fa molta paura? Perché di questa parola deve averne l'esclusività un popolo che lo ha sofferto e su questo siamo tutti d'accordo, ma che in realtà non lo ha subito in tutte le sue varianti. La parola significa letteralmente : atti commessi con l'intento di eliminare, in tutto o in parte, un'intera popolazione… Il popolo ebr., ha subito questo atto e in parte è stato eliminato, non tutti, e la parola gncd è usata regolarmente come è giusto che sia. Il popolo pal., sta subendo adesso, quindi in diretta, quindi la narrazione non ha tempo di essere travisata, perché è sotto gli occhi di tutti e a differenza di quella fatta per il popolo ebr. è riportata, perché ci sono meno testimoni diretti, quindi ha subito della normali variazioni per quanto riguarda l'impatto che può provocare nel presente. Infatti ogni tanto, in passato, le stesse fazioni che adesso lo sbandierano per avallare il Genocidio palestinese, erano impegnate ad una riscrizione storica un revisionismo di comodo. Ritornando all'attribuzione di questa parola, entrambi i casi collimano nei metodi di applicazione di questo crimine chiamato gncd. Sono palesi le affinità. Ci sono molte levate di scudi, da parte anche di una parte politica a me affine, una parte della quale ho timore, in quanto, ignorante e sempre suggestionato e in qualche modo da umile ascoltatore cerco di capire tutte le motivazioni e non partire a gamba tesa, senza avere la capacitò di argomentare. Su questo pudore, molto spesso il potere della comunicazione ci ha indebolito facendoci vergognare e dividendoci. Un’attitudine, che permette a molti di vivere di rendita, e non dare risposte pratiche. Una diaspora del pensiero, che molto spesso, in una opposizione ad un sistema repressivo, non da nessun frutto concreto. Un’ipocrita e falsa presa di posizione talvolta per lavare coscienze pavide e vigliacche. Il mio è un ragionamento di semplice cittadino che fa politica col suo mestiere e che si stupisce di fronte ad alcune prese di posizione, che premetto ancora, non ho studiato fino in fondo, per carenze intellettive e tempo, dicevo tornando al alcune prese di posizione che variano a seconda del potere che esercita ISR nel mondo. Resto perplesso per la posizione della Segre, Lerner e per ultima quella dell'Anpi. Sulla parola gncd, mi hanno risposto dall’Anpi , dicendo che hanno pubblicato le loro motivazioni, le leggerò, visto che ho anche la tessera,perché voglio capire meglio le ragioni. Di fronte al grande potere che esercita Israele nella politica mondiale , siamo ai livelli coercitivi delle religioni che, sempre sono fatte dagli uomini per convenienza. Così come la Bibbia che è stata scritta dagli uomini e rivendica la terra promessa, ma da chi? Da loro stessi. Probabilmente l'essere umano deve concludere il ciclo che lo ha portato su due gambe attraverso la genuflessione e che lo riporterà sulle quattro zampe di nuovo. Io non ci sto e si può anche morire per un'idea. I deboli hanno e sempre avranno il mio sostegno. I poveri, gli emarginati, gli ultimi, in diversi. Coloro i quali sulla propria hanno scritta la storia delle ingiustizie. Amo le parole per la mia professione, ma spesso, come adesso, mi viene da rinnegarle e mandarle a quel paese. Il dibattito si concentra su una parola come GENOCIDIO, per prendere tempo, mentre intanto Gaza muore. Ignazio Chessa

Le mani sulla città di Alghero.

Intervento del 6 Luglio . Quale è la dialettica da seguire per capire chi ci è veramente nemico? Viviamo a corrente alternata. Viviamo e cerchiamo soluzioni per vivere una vita degna. Siamo cittadini di uno Stato “che era stato” (scusate gioco) e che adesso non è più. Uno Stato che si era ricostruito dopo la guerra ma anche in quella occasione forse la scaltrezza, l'arte di arrangiarsi anche prevaricando il prossimo c’è stata, però il desiderio di rinascita prevaleva, il desiderio di unirsi, di condividere di godere di quello che in seguito sarebbe stato il boom economico, un qualcosa di inclusivo che creava opportunità a molta gente. Questo ormai è un lontano ricordo, qualcosa che non si potrà replicare perché la Società si è disgregata. Una società non di individui ma di individualisti. Una guerra continua fra poveri. Una guerra mossa dai grandi capitali che mette contro l’uno con l’altro. Siamo in guerra fra di noi. Una sola opinione sbagliata crea divisione, nuovi nemici, crea una nuova guerra. Si cambiano sempre le divise, le magliette delle squadre, come il peggio esempio di sportività. Noi, in questa epoca dobbiamo ragionare come se fossimo reduci da una guerra.  Adesso le guerre , i conflitti sono il nostro quotidiano, le notizie e gli scenari cambiano di giorno in giorno. Siamo testimoni di qualcosa di talmente grande che ci sentiamo inermi e piccoli. Come se ormai avessimo abdicato, accettato questa situazione. Le grandi situazioni, come questa globale, sono però partite da delle situazioni più piccole, da piccole realtà che si sono ingigantite e alle quali deleghiamo le nostre vite perché siamo in un frullatore avido di potere e conquista. Queste citate adesso sono le situazioni negli scenari mondiali. Ma passiamo a piccoli scenari provinciali dove sono in atto guerre di potere e di conquista che hanno la stessa valenza e violenza di quelle mondiali in atto. Le guerre alla Mafia, la Camorra, la Ndrangheta per le quali abbiamo avuto gente che si è esposta alla ricerca di una giustizia, gente scomoda, come Peppino Impastato, Giancarlo Siani, Don Diana e tanti altri, gente che ha sacrificato la propria vita parlando e combattendole queste organizzazioni. scardinando il “ma è sempre stato così”. Peppino Impastato invitava a scoprire la bellezza della libertà, della giustizia (Se si insegnasse la bellezza….) Anche la nostra piccola città di provincia, Alghero non è immune da questa battaglia, piccola guerra contro chi vuole metterci le mani sopra. In questa epoca ad Alghero, io sento delle voci, ma non “le voci di dentro” come De Filippo, delle voci, che sempre più insistentemente coincidono, fra loro, quindi mi chiedo: se fossero solo invenzioni, fantasie, sarebbe un copione ben studiato, ma mi rendo conto che queste voci hanno dentro molta verità, perché coincidono in quelli che sono i concetti principali e ribadiscono che il problema esiste, il problema è vero, tanto da interessare “Il Fatto quotidiano” e “l’Unione Sarda” a parlarne. “Scegliti un pezzo di spiaggia dove vuoi essere sotterrato. Così titolava l’articolo de Il Fatto, rivolto ad un imprenditore virtuoso, una vittima di questo meccanismo stritolante, che non si è piegato alle minacciose lusinghe con decine di zero con le quali volevano obbligarlo a vendergli il locale. Io sono un semplice cittadino come voi, voi che incontro spesso in tanti incontri per sensibilizzare altra gente. Siamo sempre gli stessi, ma perché forse quali che non ci sono, sono anestetizzati dalle onde delle TV, dagli spritz, dal glamour quotidiano, dalle barzellette, come quelle che raccontava il satrapo. Forse loro stanno troppo nelle loro trincee dorate, invitiamoli ad uscire, altrimenti è finita, stiamo venendo a salvarvi. Scusate la parentesi da predicatore. Ahhha! Io dico che bisogna ragionare come se fosse un dopoguerra. La guerra c’è già, c’è da sempre, c’è già stata. L’individualismo, l’egoismo, sono attitudini malsane, i privilegi, i favori, le illusioni di guadagni facili, generano una società individualista e porta le persone a non preoccuparsi di un problema fino a che questo non gli irrompe in casa, come un missile lanciato da chi ha “il tuo stesso identico umore, ma la divisa di un’altro colore” (cfr De André). La mia partecipazione a questa assemblea è dettata soprattutto dall’amore per il prossimo, per la città che mi ospita, per le persone che mi coinvolgono e che stimo per questo impegno condiviso. La mia coscienza mi porta sempre a virare verso chi ha fragilità, diversità, difficoltà di ritagliarsi uno spazio degno in una società, spesso cattiva, risoluta e prevaricatrice. In queste organizzazioni ci sono dei canoni che mi ricordano tante famiglie, magari tradizionali, come quelle che tanto sbandierano come modello vincente. La famiglia una composizione meccanica e convenzionale, la famiglia è amore. Non voglio infilarmi in un ginepraio ma un giorno dovessimo parlare di questo esempi ne ho a bizzeffe. Il concetto della famiglia col padre padrone, dove non si poteva parlare per non fare arrabbiare il capotribù/famiglia. Io ho conosciuto quel capotribù e ogni volta che ho la possibilità voglio combattere quel capotribù, chiamare le cose col loro nome. Nel mio lavoro uso la metafora, la satira, ma qui questa parola si pronuncia e chiediamo a gran voce, c’è la Camorra ad Alghero? Se c’è, chiediamo uno sforzo da parte delle istituzioni di fare sempre più luce su questa piaga che interessa la città. Questo è il nemico più impellente e infestante da sconfiggere per Alghero. Informiamoci da fonti diverse. L’informazione del mainstream ci distrae, ci confeziona i nemici contro i quali indignarsi: i poveri, gli immigrati, i percettori del reddito di cittadinanza, i drogati con droghe scadenti, non quelli che imbiancano la città di neve, non mi stupirei se dietro questo imbiancamento della città ci fosse proprio la camorra. Il denaro per questo organizzazioni arriva a getto continuo, un denaro macchiato, sporco, che deve essere lavato centrifugato e rimesso in circolo, una ruota che gira, che anche se sembra giri a vuoto, fa il suo lavaggio, prelavaggio e centrifuga per un programma a 90° gradi, come quelli nei quali la città rischia di trovarsi piegata e non rialzarsi più. Io penso che bisogna dare una mano tutti alla città per aiutarla a rialzarsi. Grazie

martedì 30 marzo 2021

 


Concorso Teatrale Agriteatrì 2021   

Nove personaggi in cerca di Compagnie  per messa in scena di “Maison Rossini”

 

REGOLAMENTO

 

1.        I partecipanti devono formarsi in Gruppo/Compagnia di 9 persone, il testo permette la variazione dei ruoli dei sei invitati dal maschile al femminile e viceversa.

2.        Il Gruppo/Compagnia si distribuisce i ruoli attoriali e organizzativi.

3.        Inviare i nomi dei partecipanti con i ruoli per preparare la locandina.

4.        È previsto un incontro di 2 ore con me (Ignazio Chessa) per indicazioni iniziali.

5.        Richiedere copione e registrazione della piéce.

6.        L’iscrizione è gratuita.

7.        Tutte le piéce saranno inserite nel programma di Agriteatrí 2021 e le presenze e le votazioni decreteranno la compagnia vincitrice.

8.        Il premio per la compagnia vincitrice è di 100 euro

9.        Il premio verrà corrisposto nella moneta locale delle compagnie partecipanti (pesos, rupie, sterline, dollari, cruzeiros, etc.)

10.      Il concorso è esteso a tutto il mondo. (Le compagnie devono provvedere in autonomia alla traduzione del testo nella loro lingua)

11.      Le compagnie dall’estero potranno inviare il video o collegarsi in diretta zoom.

12.      Nessun altro contributo è previsto perché il concorso è rivolto a non professionisti.

 

 Info: loteatri@gmail.com whats app 3385983083


COPIONE

MAISON ROSSINI

di Ignazio Chessa

Scene e costumi di Fabio Loi

 

Interpreti e Personaggi:

Personaggio 1                        Rossini-

*Personaggio 2                      Ninetta- Cenerentola

*Personaggio 3                      Tonino – Fabrizio Vingradito

Invitato 1 (Antonio)                Mustafà- Fernando Villabella- Guglielmo Tell

Invitato 2 (Eleonora)              Isabella- Narratrice Cenerentola- Gazza Ladra- Rosina

Invitato 3 (Giovanni)              *Guardia1 – Don Bartolo- Gualtiero Tell

Invitato 4 (Mattia)                  *Guardia2/Elvira- Magnifico (Matrigna)-Gessler il Tiranno

Invitato 5 (Michele)               Kaimakan-Clorinda-Pippo-Figaro

Invitato 6 (Sebastiano)           Conte di Almaviva/Lindoro- Tisbe- Podestà

 

* Personaggio 2 e 3 sono i servitori di Rossini e interpreteranno anche loro dei personaggi

*Gli invitati interpreteranno  i personaggi delle opere durante lo spettacolo

*Le Guardie saranno le stesse ne La Italiana ad Algeri e La Gazza Ladra.

 

 

Track 01 Scala di Seta

SCENA 1       (in scena Rossini-Tonino- Ninetta)

Rossini vfc-  Tonino dove sei sparito? Controlla il risotto e gli spaghetti altrimenti si scuociono, sai che devono venire i miei amici-

Tonino-         Maestro, ma non li può controllare Ninetta gli spaghetti?

Ninetta-        (entrando) Ha chiamato te, io ho sbucciato le patate tutta la mattina.

Tonino-         E io ho pelato la cipolla e ho pianto tutto il giorno, (fa lo scemo) perché tu non mi vuoi più bene.

Ninetta-        Smettila di fare il cascamorto.

Rossini           (vcf)   Ninetta, vieni a grattuggiare il formaggio per gli spaghetti.

Ninetta-        Maestro, viene Tonino (lo spinge fuori) Vai a grattuggiare il formaggio.

Tonino-         Ninetta, grattuggiami tutto, io voglio essere per te come il cacio sui maccheroni, lo zucchero nel caffè, vieni abbracciamoci sul canapé

Ninetta-        Sul canapé, screanzato, tiè! (gli molla un calcione e lo manda via)

Rossini-         Insomma che aspettate, ecco, il soffritto si sta bruciando.

Tonino-         Arrivo Maestro ! Ma io soffriggo per Ninetta. (esce)

Ninetta-        Allora, al mercato devo prendere il pane, il formaggio roquefort,  il camembert... e il... pollo, no, l'anatra,   no,   la faraona... non mi ricordo più...Maestro  vado al mercato.

Tonino        (rientrando scena) Ninetta,  aspetta. al mercato compra un mazzo di fiori.

Ninetta-        Per chi sono questi fiori.

Tonino-         Non te lo posso dire... 

Ninetta-        Ma è vero che gli ospiti arrivano dall'Italia?  Dal  Teatro San Carlo di Napoli? Che bello! . Spero che mi portino a Napoli! Poi mi dici per chi sono questi fiori.(via)

Tonino-         Ninetta bella!  Sono per la mia fidanzata. la mia futura fidanzata.   (suonano alla porta)  Io la mia fidanzata la  porto a Napoli!

CAMPANELLO

Ninetta-        E chi sarebbe la tua fidanzata? Me lo dirai.   Maestro  hanno suonato! Saranno gli ospiti!...  (esce dal retro)

Tonino-         Ninetta, mi raccomando, i fiori! Maestro hanno suonato!

Rossini-         (vfc) Arrivo subito! Tonino, li accolgo io  vieni a  controllare i fornelli! Vengono anche i miei amici da Napoli! Viva Napoli.

Track 02 Tarantella

SCENA 2       (Tutti,  poi Ninetta e Tonino)

Rossini-         Che bello! Sono contento! E voi? Che sorpresa: Mattia ,  Giovanni ,  Antonio , Eleonora Michele,  Sebastiano. Come state?

                        (risposte varie, con vari saluti, forme di saluto varie, improvvisazioni sul piacere di incontrarsi,etc.)  Avete fatto un bel viaggio? Quanto tempo!  Eh, si! Ormai sono tanti anni che vivo qui a Parigi e ogni volta che venite mi portate tutti le cose buone dall'Italia, sono contento di vedervi e sono proprio curioso di vedere cosa mi avete portato (aprendo i pacchi e giocando insieme agli invitati che gli mostrano le cose decantandole molto e se le lanciano fra loro )  il vino, Barbera, questo viene dal Piemonte! Chianti dalla Toscana; Cannonau, questo viene dalla Sardegna. Il vino fa girare la testa, e io faccio girare il vino! (rivolgendosi e lanciandoli a Tonino nel back stage) Mettiamoli via, Tonino,  Vediamo cosa c'è ancora... Un uovo! Due, uova, tre uova, freschi, freschi, (giocoleria con uova divertito, poi  lo lancia a una persona del pubblico) Prendilo! Senti come è fresco? Lancia! Fresco fresco! Cosa c,è ancora?

                        (prendendoli  dalle varie valige insieme ai suoi invitati che le enfatizzano molto ) Caciotte, caciocavallo, salumi, formaggi, prosciutto etc.  Venite, venite  in cucina, sto preparando delle cose succulente!  C’è una bella sorpresa.

                        Track 02 Tarantella

(escono tutti e rientra Ninetta con un sacco di patate )

Ninetta-        maestro! Tonino! Dove siete (accorre Tonino)

Tonino-         …eccomi! Ninetta Finalmente soli! Sbaciucchiamoci! 

Ninetta-        (scaricandogli il sacco) Altro che sbaciucchiarci!   Ecco le nostre patate da sbucciacchiare!  (escono)          

Tonino-         Ma i fiori, li hai comprati?

Ninetta-        Eccoli! Questi sono per a tua fidanzata (Gli da un mazzo di cipolle)

Tonino-         Ma davvero! Tu pensi che vadano bene? Gli piaceranno alla mia fidanzata?

Ninetta-        Certo! Poi magari ve li mangiate pure!

Tonino-         Ninetta, questi sono proprio per te che sei la mia fidanzata!

Ninetta-        Io sono la fidanzata di chi mi porterà a Napoli (escono ballando)

Track 02 Tarantella

LE RICETTE

SCENA 3       (In scena Tutti meno Ninetta e Tonino)

Rossini-          Che bello! Venite, venite!  Un bel piatto di spaghetti, Senti che profumo!  (Entrano tutti con il piatto cinese  di spaghetti )

Ant. Mela -              Maestro, quando eravate  più giovane vi divertivate a comporre e pubblicare Opere            musicali, vero?

Eleonora-     Ma adesso mi sa che vi piace di più cucinare e trovare ricette nuove!                    Vero?

Rossini-         E' proprio cosi! Sentite, sentite questa:  Carotine e carciofone , melanzane e peperone, una mela grattugiata,      la pietanza è preparata, volete ripeterla con me per impararla? (la ripetono)

Giovanni-                 Maestro, mi ricordo sempre il vostro consiglio importante per la cucina: Sul tagliere         l’aglio taglia, non tagliare la tovaglia, la tovaglia non è aglio, se la tagli fai uno sbaglio. Ripetiamo? 

(Tutti cantando lo scioglilingua)

Mattia-                     Maestro, questo incontro prediletto festeggiamo col filetto. Il filetto alla Rossini fa venire i     languorini.

Michele-                   Le Foie Grass,  il tartufo nero ed un fondo di vitella mamma mia, la vita è bella! Poi,  il buon Pan Bricohes al burro spolveriam di sale e pepe

Sebastiano- Siamo pronti e banchettiamo ed i baffi ci lecchiamo.

Track 02 Tarantella 

LE VALIGE

SCENA 4       (In scena Tutti meno Ninetta e Tonino)

Rossini-          Sono contento che ci siate tutti ! Che bello!  Vediamo cosa c'è in                                queste  valige 

AMela-          Maestro, guarda questa, viene dal Teatro Valle, Roma, aveva fatto Demetrio e Polibio 

Eleonora-       No, Maestro guarda prima questa … viene dalla laguna, Venezia,              era al Teatro San  Moisè , si ricorda,  “La cambiale di matrimonio” e  “La scala di seta” , mamma mia che successi! 

Giovanni-                 Maestro, io direi che è il caso di cominciare da questa che viene  dal Teatro alla Scala di Milano  si ricorda,  aveva  fatto  “Il  turco in Italia “

Mattia-          Maestro, ma  apra questa , la prego viene dal Gran Teatro La Fenice,                                    Venezia, “Tancredi e Sigismondo”, si ricorda  ?

Michele-                   Dai carissimi, cominciamo da questa che viene dal Teatro Argentina, Roma, “Il barbiere di Siviglia”  e anche questa Maestro viene da Roma  dal teatro dell’Opera

Sebastiano- Ma Signori, che decida il Maestro.

Rossini-         Uno alla volta per carità

Track 010 Figaro

Tutti:              Para pa para pa para pa para (al ritmo della cavatina di Figaro )

 

L’ITALIANA AD ALGERI

Scena 5         (In scena Tutti )

Rossini-         Che sorpresa sorpresona! Siete stati molto ligi nel venire qui a Parigi. Son felice, Santi Numi! Vedo già tutti i costumi! 

A Mela -        Guarda qui che bel Mantello! O che bel Mantello…                                                          Marcondirondirondello! O che bel mantello, Marcondirondirondà!

Eleonora-     Verde Verde,  qua! Lo indossava Mustafà

Giovanni-     La tua Opera Maestro, lo vedeva un po’ maldestro.

Mattia-          In Algeri comandava e il suo popolo vessava.

Michele-       Ed infine dell’Italiana inseguiva la sottana. Invaghito e innamorato Pappataci è diventato

 Sebastiano-            Mentre in tutto il gran can-can ...

Mattia-          … è arrivato il Kaimakan.

Rossini-         L’Italiana ad Algeri cari miei è un bel ricordo. Divertitemi orsù e cantiamo questa buffa opera e poi brindiamo.

Tutti:              Para pa para pa para pa para (al ritmo dell’ overture Italiana ad Algeri)

Track 03 overt it alg

Rossini-         Presto! Tutti in scena,  prepariamoci e cominciamo .

Mustafà-                  (AMela, indossando il mantello di Mustafà)-  Io sono Mustafà, voi sarete le mia guardie del corpo, guardatemi pure il corpo! Mi dovete difendere da tutti.

Eleonora-     Un momento, un momento, manca questo! Un bel turbante per Mustafà, eccolo qua.

Guardia 1-               (Giovanni indossando mantello) Adesso io sono la tua guardia e tu  devi dire con la voce di Mustafà:  Sono stufo come una patata sto cercando una fidanzata.

Mustafà-      Sono stufo come una patata sto cercando una fidanzata..

Guardia 2 -  (Mattia si trasforma in guardia) Anche io sono la tua guardia, e devi dire: … sono stufo come una melanzana la voglio subito e che sia italiana.

Mustafà-      sono stufo come una melanzana la voglio subito e che sia italiana.

Kaimakan-   (Michele si veste da K.) Io sono Kaimakan, ripeti questo con sentimento: sarà regina e sarà bella mi hanno detto si chiama Isabella Mortadella.

Mustafà-      Sarà regina e sarà bella mi hanno detto si chiama Isabella Mortadella.

Rossini-         Mmmm! La mortadella! Che buona! L’avete portata?

Sebastiano- Eccola Maestro! (Prende la mortadella e si veste da Lindoro) Io faccio Lindoro, l’innamorato di Isabella (bacia la mortadella e dopo la lancia a Rossini)

Guardia2  -             Mustafà! Qui abbiamo ( prendendoli dalle valige li lancia a Lindoro che li bacia e li lancia a Rossini ) Isabella Prosciuttina, Isabella Mozzarella, Isabella Salamina e Isabetta Cotoletta.

Rossini-         Tu che sei Mustafà e sei il capo e il gran Sultan chiedi pure un bel consiglio al tuo fido Kaimakan.

Mustafà-      Io che sono Mustafà sono il capo e il gran Sultan chiedo adesso un bel consiglio al mio nuovo Kaimakan.

Michele          Io sono il  Kaimakan e sono il più saggio dei saggi! Io parlo ma non dico, ascolto ma non sento, rido ma non rido, guardo ma non vedo, penso ma non penso ma sono saggio!

Eleonora -    Oggi solo per voi, sarò Isabella Mortadella (si veste) e di Algeri son la                        bella 

Rossini-         Mmmm! La mortadella! Che buona! (urlando verso la cucina) Tonino affetta affetta la mortadella, lenzuola di mortadella.  

Lindoro-       Isabella io son Lindoro il tuo grande amore, non mi riconosci?

Michele-       Ma la sorte è nira nira e Mustafà ti molla Elvira.

Mattia -        (Divertendosi perché è anche Guardia)…Sono Elvira e Mustafà non mi vuol né qua e né là, dal castello lui mi caccia finirò nelle tue braccia (Si getta nelle braccia di Lindoro)

Lindoro-       Ma tu sei anche la guardia, pussa via (ridono)

Rossini-         Benissimo adesso faremo l'investitura del Kaimakan. Ti sto investendo Investiamolo ! (Tutti  facendo rumore tipo auto) Viva il grande kaimakan!                                                                                                                                                                                                               Track 04 Kaimakan

Mustafà-      Isabella, dove sei?            

Isabella-        Sono qui! Ma se vuoi che io ti abbraci devi fare il Pappataci.  

 

Track- Pappataci  

Kaimakan-   Pappataci Pappataci

Mustafà-      Pappataci! Che vuol mai significar?

Eleonora-     In Italia sei importante e rispettato se non parli e sei occupato

Kaimakan -  Occupato nel gustar le pietanze e assai mangiare

Guardia 1-   Non parlare, non parlare ma mangiare e poi mangiare

Guardia 2 -  Se stai zitto sei elegante mentre mangi anche il ruspante

Lindoro -Pappa e taci, taci e pappa, pappa pappa pappa e taci.

Mustafà-      Io mi sento di scoppiare! Isabella che ti pare!

Isabella-        Pappa e Taci, cotolette, con patate, carne arrosto con le rape, mangia pane e pomodoro che io fuggo con Lindoro.

Kaimakan-   Via scappiamo tutti via,

Isabella -       Dai salpiamo con la nave e sfidiamo tutti i venti,.

Guardia 2     -Mustafà con la sua Elvira li molliamo sulla riva.  .

Mustafà-      Aiuto! Guardia! Sto scoppiando, Elvira Aiuto ! Sto pappando con l’imbuto.

Elvira -           Son scappati tutti via ma se tu non vuoi scoppiare, questa purga dovrai scolare.

Mustafà-      Aiuto Aiuto! Un bagno a me! (scappa con mal di pancia)

Tutti-              (Ridono e cantano) Pappataci Pappataci, che vuol mai significar .

Track 03 overt it alg 

Rossini-         Siete molto divertenti!

Tonino-         Maestro Maestro!  Son turbato! Un Sultano col turbante è chiuso in bagno dolorante.

Ninetta -       Dei rumori sta facendo, si lamenta poverino, sembra proprio un motorino! Prot Prot Prot!

Tutti-              Prot Prot Prot!

SCENA 6  (Tutti)

CENERENTOLA

Track 04 Overt Cenerent

Ninetta -       Per la fretta poverino si è perduto lo scarpino.

Magnifico-   Magnifico -  Proprio come un Cenerentolo!  Dai io adesso farò il Magnifico, anzi la Magnifica Matrigna .

Tisbe-                        Io sarò la sorellastra. Sarò Tisbe e sono bella proprio come una padella.

Clorinda-                  Son Clorinda e  son più bella, la mia pelle è mozzarella, certo il principe verrà e ai miei piedi cascherà

Tisbe-            Sei un‘illusa e capricciosa. 

Magnifico-  Figlie isteriche e viziate, insolenti e capricciose un magnifico mio sonno mi veniste a disturbar.

Narratrice-   …Nel suo sonno la campana suona a festa in fretta, in fretta perché il principe si sposa la sua figlia prediletta.

Rossini-         Chi farà  Cenerentola ?.

Ninetta-        (entrando di corsa con Tonino dietro)  Maestro! Maestro ! Io sono Cenerentola!   Sono io la prediletta.

Tonino-          Ninetta, io sono il tuo principe azzurro!

Ninetta-        Tu sei un principe scolorito, anzi sei il principe verde di rabbia perché non mi conquisterai giammai!

Tonino-          Ninetta ti prego, voglio la tua mano!

Ninetta-        Ma quale mano! Beccati questa zampa di gallina!

Tutti-              (Ridono e Tonino morde con rabbia la zampa di gallina)

                                                                                                          Track 06 una volta re

Cenerentola-(cantando in playback ) … Una volta c’era un re, che a star solo , a star solo si annoio! Una volta c’era un Re…

Tisbe-             Cenerentola finiscila! Sono io la prediletta

Clorinda-      Ma che dici sono io

Tisbe-            Oca smettila, son io!

Clorinda-      Forse tu sei una gallina!

Tisbe-            Insolente vanitosa

Clorinda-      Civettuola e presuntuosa!

Magnifico-   Ancora con questo ci ci ciu ciu, sempre bisticciando! 

Narratrice-   Alla fin il sogno si avvera ma anziché Clorinda o Tisbe, Cenrentola è 

prescelta.  Le sorelle assai invidiose dalla rabbia son corrose.

Magnifico-   Cenerentola è Regina ma di animo è assai buona che anziché trattarci male ci sorride e ci perdona.

Clorinda-      Ero  io la prediletta

Tisbe-            Ma che dici ero

Clorinda-      Oca isterica ero io!

Tisbe-            Civettuola e presuntuosa!

Magnifico-   Andiamo figliole, adesso basta, tornate in camera vostra.( escono)

 

SCENA 7  (Tutti)

LA GAZZA LADRA

Rossini-         Ninetta, vai a prendere i cucchiaini per il dolce. Che bello, ci sono anche i costumi de “La Gazza Ladra”?

Tutti-              Certo Maestro. Musica!

 Track 07 Overt gazza  

 

Tonino-         Mi raccomando non far sparire i cucchiaini! Altrimenti niente bacini!

Ninetta-        Se non la smetti prendo il mestolo per dartelo in testa (esce)

Tonino-         Se usi il mestolo,sarò il tuo minestrone, mestolami tutto (le corre dietro)

Ninetta-        Beccati questo e quest’altro. (mestolate in testa a Tonino)

                        Aiuta a mettere i cucchiaini.

Tonino-         Ninetta, voglio essere il tuo Giannetto.

Ninetta-        Ma tu nemmeno il Podestà sarai.

Tonino-         E allora sarò il Marchese Fabrizio Vingradito, e ho il mio cucchiaino di avgento puvo, puvo, puvo!

Villabella-     Io sono il papà di Ninetta, Fernando Villabella, mi cercano i gendarmi  per mettermi in prigione ma mi nascondo sotto il tavolo, però mi porto questo cosciotto di pollo.

Tonino-         Aiuto! Ah! Mi hanno vubato il cucchiaino di avgento puvo.

Podestà-       Io sono il Podestà! Ninetta dov’è il cucchiaino? L'hai rubato tu!  Confessa! Altrimenti ti chiudo in prigione!  Ma se mi dai un bacio sei salva!

Ninetta-        ah si! Brutto screanzato! Beccati questo (mestolate in testa) Io non ho rubato niente.

Guardia 1-   Guardie, sbattetela in prigione

Guardia2-    Ma noi siamo le guardie di Mustafà!

Podesta-       Mustafà o non Mustafà, adesso siete le guardie del podestà! Ninetta verrà impiccata.

Ninetta-        Non sono stata io

Fernando-    (uscendo da sotto il tavolo) Giù le mani da mia figlia! Mia figlia è innocente.

Podestà-       Sbattete in prigione anche suo padre!

Pippo-           Ma Podestà fermati! Io sono Pippo e vi posso dire che il cucchiaino lnon lo ha rubato Ninetta ma lei,  La Gazza Ladra.

Track 08 Gazza

Eleonora-     Quanto luccichio! Troppo luccichio! Questo, questo, questo e tutto mio.(rubando i cucchiaini di mano agli invitati )  A me tutti i cucchiaini di avgento puvo!

Guardia1-    Ci ha vubato il cucchiaino di avgento puvo!

Guardia2-    I nostvi cucchiaini di avgento puvo!

Fernando-    E adesso libevatemi e Libeviamo Ninetta!

Fabrizio-       Giannetto, Ninetta, ai vubato il cucchiaino di avgento puvo, io vi dichiavo mavito e moglie!

Tutti-              Viva gli sposi!

Rossini-                     Che divertente! È la più bella festa di Parigi. Del mondo,di Siviglia! Facciamoci tutti belli dal Barbiere di Siviglia.

 

SCENA 8 (Tutti)

 

IL BARBIERE DI SIVIGLIA

Track 09  barbiere

(Sulla musica, tutti si siedono come se fossero dal barbiere)

Figaro-                                  Prego! Signori, accomodatevi

Conte Alma-            Figaro. Per favore, un taglio alla moda! Devo conquistare Rosina! Rosina, dove sei? Rosina!

Don Bartolo,-          Lascia perdere Rosina, non è roba per te. Figaro per favore la barba e una pettinata.

Figaro-                      Conte, sistemiamo le  basette e tanta lacca, deve sembrare un  giovane studente.  Lindoro per conquistare Rosina! .

Conte-                       Grazie Figaro, bella idea! Mi farò chiamare Lindoro. Rosina, dove sei? Io  ti amo!

Don Bartolo-           Mmm! Mi volete far perdere la pazienza! Basta!  Rosina è con me solo con me!

Figaro-,                    Non si preoccupi Don Bartolo, intanto le faccio una bella insaponatura! (Lo ricopre col panno ed entra Rosina)

Rosina-                     Lindoro, mi amate davvero? Perché vi siete mascherato da Soldato, da Maestro di Musica, e adesso non so più se siete il Conte o Lindoro. Siete un gran bugiardo! Don Basilio me lo ha detto che siete un bugiardo! Io mi sposo Don Bartolo!

Don Bartolo-          (Togliendosi il panno) Chi mi cerca? Rosina, sei tu ? che ci fai qui? Chi vuoi sposare?

Figaro-                     (ricoprendolo con il panno) Don Bartolo! Non c’è nessuno qui! È l’effetto della schiuma da barba che contiene molto alcol, fa vedere le allucinazioni! Erano solo due gatti, li sentite?

Track duetto dei gatti

Figaro-                      State buono che vi faccio una bella barba! Anzi stia buono che ve la fanno in barba.

Conte/Lindoro-     Ma Rosina, io ho fatto tutto questo per amore , perché Don                             Bartolo mi impediva di vederti.

Don Bartolo-          Chi mi cerca?  (scoprendosi)

Figaro-                                 Non c'è nessuno Don Bartolo, era il gatto (lo ricopre col panno)                      sentite?

Track duetto dei gatti

Rosina-                                Davvero mi ami?

Conte/Lindoro-     Certo Rosina, presto, fuggiamo!

Figaro-                     Shhhh! , scappate di qua! (Tutti molto circospetti) Andate e moltiplicatevi.

Don Bartolo-          Figaro! Imbroglione- Altro che qua! Li hai fatti scappare! Figaro

Track 010 Figaro

Tutti-                         Figaro! Figaro/ La schiuma/ Il dopobarba/ Il ritocco/ Il ricciolo/ La sfumatura! Figaro qua! Figaro/ qua!

(Tutti si alzano e inseguono Figaro ed escono tutti )

 

SCENA 9 (Tutti)

GUGLIELMO TELL

Rossini-         Amici miei! Che bella rimpatriata! Tonino, Ninetta, visto che  siamo alla frutta ci mangiamo la mela di Guglielmo Tell. Ecco il Tiranno Gessler  che issa il suo cappello nella pubblica piazza.

Mattia-          Maestro io faccio Gessler (si veste)  Mi dovete tutti rendere omaggio e obbedirmi.

AMela-          Io sono Guglielmo Tell (si veste) e al tuo cappello non gli rendo omaggio anzi, lo metto sotto i piedi e anche Gualtiero il mio figlio

Giovanni-     (Si veste da Gualtiero) Bravo Padre, mi sembra stupido inchinarmi al cappello del tiranno tu che sei l'arciere più bravo del mondo.

Gessler-                    Non v’inchinate? Tanto Osate?  Allora  se non volete essere sbattuto in prigione, vi lancio una sfida.  Dovete colpire la mela da cinquanta metri! Dovete cogliere la mela!

Track 011 G Tell

Tutti-               Cogli la prima mela, cogli la prima mela, ah! / Le mele/ Le mele/ Fuori le mele/ Cogliete le mele (Tutti si alternano)

Gessler-        Ma cosa vi siete messi in testa?

Eleonora-     La mela! Mettiamocela in testa!

Tonino-         Tiranno mettiti bene in testa !

Rossini-         Nessuno a Guglielmo tiene testa!

Ninetta-        Neanche tu Tiranno gli tieni testa!

Tutti-              Viva Guglielmo Tell

Gessler-        Il figlio se la metta in testa.

Guglielmo-   Io tiranno ti tengo testa! Gualtiero mettiti la mela in testa. E mettetevi in testa che nessun mi tiene testa!

Tutti-              Viva Guglielmo Tell!

Gessler-        Osi sfidarmi? Forza vediamo!

Guglielmo -  Ho due frecce, ma per colpire la mela di mio figlio me ne basterà solo una.  Poi mi resta un’altra freccia e devo liberare il popolo dalla tua tirannia.

Eleonora-     Forza Gugliemo Tell

 Tonino-        Scocca la freccia

Ninetta-        La freccia della libertà dal tiranno

Tutti-              Forza Guglielmo.

(Guglielmo colpisce la mela e tutti tirano mele e pomodori al tiranno che scappa, Guglielmo fa per tirare la freccia al tiranno fuori dalle quinte. Il Tiranno rientra in scena lamentandosi con la freccia infilata nel fondoschiena)

Tutti-              Viva Guglielmo Tell! Viva il Maestro Rossini!

Rossini-         Che bella festa amici miei! Siete meravigliosi! L’amicizia è una grande bellezza, un’opera d’arte! Un’Opera!

Tutti-              Lei caro Maestro, è l’Opera. (al pubblico) Questa nostra messinscena  noi vi abbiamo presentato . Molte cose col teatro tutti abbiamo sperimentato e  del maestro  pesarese delle opere ascoltato.                   Ci auguriam che il nostro invito ad assistere all'evento possa avere incontrato tutto il vostro gradimento .

                        (Tutti felici ballano e scherzano)                                                        

Track 011 G Tell

Diritti riservati© Ignazio Chessa 2021

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La complicità, il complice si macchia nello stesso modo la coscienza di chi compie materialmente il delitto. Coloro che eseguono un crimine...